Mario Casoni, nato a Finale Emilia (nella Bassa modenese) nel 1939, proprietario di una distilleria ultracentenaria leader nel settore, è stato presidente delle Piccole Industrie italiane e vicepresidente di Confindustria. Ma ha anche un passato da pilota: ha esordito nel 1962 all’Aerautodromo di Modena, durante i Campionati Universitari Italiani.
Successivamente, con una Junior prestatagli dal cugino Odoardo Govoni, pilota di valore, ha vinto il Trofeo della Montagna (1963-’64) e si è piazzato secondo in quello di velocità su pista (1964). Ha proseguito con una De Tomaso e con la Bizzarrini. E’ stato pilota ufficiale fino al 1970, ma ha smesso completamente soltanto nel 1983. Ha corso nel Campionato Mondiale Marche con la Ferrari, con l’Alfa Romeo, con la Ford, con la Porsche, (che nel 1975 arrivò seconda) e con l’Abarth.
Ha gareggiato anche in F.2 con la Ferrari “Dino”. Enzo Ferrari, con il quale ebbe anche rapporti di amicizia, gli propose la F.1, ma i doveri di imprenditore incombevano: per questo, come lui stesso dichiara con autoironia venata di rammarico, “sono stato un falso dilettante ma non un vero professionista”.
E’ stato nostro ospite al Club lunedì 15 Dicembre per raccontarci la sua carriera automobilistica insieme a Vittorio Falzoni Gallerani che ha presentato il suo libro “Ufficiale e Cavaliere” (biografia di Mario Casoni)